PRP ( Plasma Ricco di Piastrine ) 

Il PRP dei Capelli (Plasma Ricco di Piastrine) è un trattamento terapeutico  innovativo per il trattamento di alopecie , perdite di capelli e di supporto al trapianto di capelli, completamente naturale e non chirurgico, eseguito in fase post-operatoria. Grazie al contenuto di cellule mesenchimali autologhe contenenti fattori di crescita piastrinici. Il trattamento PRP contribuisce alla guarigione e rigenerazione dei tessuti, stimolando la crescita dei follicoli piliferi. Più nello specifico, il trattamento PRP:

Il PRP è il Plasma Ricco di Piastrine. La concentrazione dei trombociti nel sangue è tra 150.000 – 350.000/mcl. La concentrazione delle piastrine nel PRP dovrebbe arrivare al livello 1.000.000/mcl per avere un effetto stimolante importante. Il razionale della terapia con PRP deriva dalla liberazione massiva, da parte delle piastrine attivate, di fattori di crescita che hanno la facoltà di indurre le mitosi cellulari, agendo come un catalizzatore biologico sui più diversi tipi di cellule: fibroblasti, cellule mesenchimali, angioblasti, osteoblasti ed ottenendo come risultato finale un’accelerazione dei processi riparativi e favorendo una ricostruzione dei tessuti. Il termine fattore di crescita (spesso usato nella forma inglese Growth Factor o con l’acronimo generico di GF) si riferisce a proteine capaci di stimolare la proliferazione e il differenziamento cellulare.

Sono molecole segnale per la comunicazione tra le cellule di un organismo; ad esempio le citochine (molecole infiammatorie) che si legano a specifici recettori sulla membrana cellulare dei loro target. I recettori dei fattori di crescita si trovano in diversi siti del follicolo pilifero e la loro espressione può dipendere non soltanto dalla localizzazione ma anche dal momento del ciclo del capello.

Sono stati descritti più di 30 fattori di crescita che regolano la funzione del follicolo del capello e che hanno capacità sia stimolante che inibitoria.

La preparazione

Le fasi di preparazione del PRP comprendono: 

– prelievo di sangue venoso del paziente con una siringa (con anticoagulante)

– preparazione alla centrifugazione

– centrifugazione

– preparazione del coagulante (estrazione della porzione con il PRP)

– attivazione (facoltativa) della trombina

– utilizzo del PRP iniettandolo direttamente nella zona interessata.

Dopo 2 settimane dall’ultimo trattamento con PRP nell’area infiltrata si riscontra un aumento di: 

  • spessore dell’epidermide del cuoio capelluto (come se avvenisse un ringiovanimento del cuoio capelluto);
  • numero dei follicoli (e quindi la comparsa di nuovi capelli) rispetto alle zone non trattate”. 

Il protocollo iniziale per la calvizie in genere prevede 1 applicazione al mese per 3 mesi, con una seduta di richiamo annuale. Nel post trapianto 1 seduta a 3 mesi  e 1 seduta a 6 mesi dal trattamento e a seguire una seduta di richiamo ad 1 anno.

 

I vantaggi del PRP

“Oltre a essere un trattamento molto ben tollerato e non doloroso (solo per la calvizie può essere necessario applicare un anestetico locale essendo il cuoio capelluto una zona particolarmente sensibile), essendo una sostanza ‘naturale’ che deriva dalla persona stessa non presenta effetti collaterali, né rischio di reazioni avverse o di natura allergica presente invece con altri materiali. Ovviamente a patto che durante la procedura vengano rispettati tutti i criteri di sterilità.

 

Le varie applicazioni cliniche della terapia con PRP oggi possibili, sono parte importante della così detta Medicina Rigenerativa. I campi di applicazione in cui si sono avuti i migliori e più rapidi risultati sono la chirurgia vascolare, la chirurgia maxillo-facciale, l’ortopedia, la neurologia e la medicina e chirurgia estetica.

Le proposte di utilizzo in tricologia della terapia con il PRP

Gli studi e le sperimentazioni in campo tricologico sull’utilizzo del PRP per cercare di invertire il processo di miniaturizzazione dei capelli nell’alopecia androgenetica e di stimolare la ricrescita di capelli nelle zone di alopecia areata stabilizzata sono stati avviati da J. Greco e R. Brandt e vengono portati avanti anche da molti ricercatori italiani. Le cellule staminali producono ad ogni anagen le cellule secondarie staminali che migrano verso la matrice per produrre il capello. Le alopecie si suddividono in cicatriziali (distruzione del bulge e perdita irreversibile del follicolo) e non cicatriziali e fra queste l’alopecia androgenetica e l’alopecia areata, dove si salvano le cellule staminale con potenziale ricrescita del capello (Paus R., Garza L., Cotsarelis G.).

Gli studi effettuati (Greco, Reese, Schiavone, Rinaldi, Cooley) sembrano aver dimostrato una efficacia clinica ma dal punto di vista della ricerca scientifica formale non sono “perfetti”: mancano spesso lavori di doppio cieco con valutazione di metanalisi precisi e modelli sperimentali accurati. Certamente la ricerca scientifica e l’uso per anni di questi trattamenti nei vari campi della clinica hanno dimostrato la sicurezza di queste sostanze e l’assoluta mancanza di effetti collaterali: lo testimonia la numerosa bibliografia sull’argomento che fino ad oggi non riporta segnalazioni di effetti indesiderati. Al momento attuale la ricerca nel campo della terapia con i fattori di crescita è ai primi passi ed ha bisogno di un inquadramento serio, scientificamente indiscutibile ma si deve assolutamente andare avanti nello studio. Alcuni fattori di crescita, come pure i loro analoghi e antagonisti, potranno essere sfruttati come agenti terapeutici o comunque rappresentano un interessante campo di sviluppo della farmacologia nei prossimi anni. I punti interrogativi sono tanti e solo il tempo potrà dare risposte. Indubbiamente occorre un attento vaglio di questo nuovo approccio, che non va comunque visto come sostitutivo della terapia medica tradizionale.

Criticità del PRP

Poiché, fino ad oggi, i diversi Autori non hanno praticamente mai adottato la stessa metodica né per la preparazione del PRP né per il suo uso clinico, nasce la necessità di evidenziare alcune gravi criticità connesse a queste difformità di protocollo.

È importante rendersi conto che non tutti i PRP sono uguali se sono diverse le procedure adottate per ottenerli. Negli ultimi anni sono inoltre apparsi sul mercato numerosi kit per la preparazione del PRP ed anche questa varietà di offerta ha reso più difficile l’identificazione delle differenze tra i preparati ottenuti. Dal momento che i sistemi utilizzati per produrre il PRP sono diversi fra loro, si possono verificare variazioni non solo nella concentrazione piastrinica, ma anche nel contenuto delle popolazioni eritrocitarie e leucocitarie.

Una considerazione importante va fatta sulla concentrazione delle piastrine nel PRP, che pare debba essere mantenuta tra una volta e mezzo e tre volte la concentrazione delle piastrine stesse nel sangue. Livelli più bassi possono essere inefficaci, mentre livelli più alti di piastrine possono comportare l’assenza di effetti biologici o anche effetti biologici opposti. Non sempre concentrazioni più elevate di piastrine sono auspicabili, contrariamente a quanto inizialmente la logica facesse ipotizzare. Quindi, dal momento che la maggior parte degli individui ha una concentrazione ematica piastrinica compresa tra 75.000 e 250.000, una concentrazione di piastrine nel PRP di 1.000.000/mmc. in un’aliquota standard di 5 ml è diventato il cut-off per definire un PRP terapeutico. È quindi da evidenziare che, dal momento che le tecnologie per la preparazione del PRP differiscono sensibilmente, gli effetti delle terapie possono risultare diversi ed in qualche caso addirittura opposti. Inoltre la concentrazione di piastrine non è l’unico parametro da prendere in considerazione.

Altri fattori come l’anticoagulante utilizzato, il tipo di attivatore piastrinico e la metodologia di applicazione possono influenzare notevolmente l’attività biologica del prodotto e gli effetti terapeutici finali.

Anche la necessità di aggiungere l’attivatore (di solito cloruro di calcio) per alcuni Autori risulta essere inutile o addirittura controproducente, poiché l’attivazione avviene ugualmente in quanto le piastrine, venendo a contatto con i tessuti extravasali, vi aderiscono e danno inizio ad una serie di reazioni tra cui anche la degranulazione.

Pensiamo che sicuramente in futuro si potrebbero avere buone opportunità terapeutiche con l’utilizzo di PRP e dei suoi derivati, ma è ancora necessario proseguire nella ricerca ed è necessario che si definiscano chiaramente i vantaggi ed i rischi di questo tipo di prodotti.

Concludendo, occorre partire dal presupposto che non tutti i preparati di PRP sono uguali, ogni Autore fa il suo PRP e manca completamente un protocollo di produzione ed applicazione che dia risultati riproducibili. Dai risultati finora ottenuti ci sembra sia comunque possibile affermare un’efficacia del PRP nella terapia tricologica ma l’entità del risultato è oltremodo variabile e scarsamente predittibile. Auspichiamo che il proseguimento degli studi in materia giunga ad una standardizzazione condivisa sia della metodica di preparazione che della somministrazione del PRP come dei tempi e modalità dei controlli che consenta anche una qualche predittibilità di risultato.

Regolamentazione per l’uso del PRP

In Italia la manipolazione dei derivati del sangue è soggetta a regole ben precise. L’uso del PRP non è vietato ma la sua preparazione, in assenza di una precisa regolamentazione, deve essere fatta da un centro trasfusionale o sotto il suo controllo. Inoltre i kit per la preparazione del PRP devono essere approvati con il marchio CE dalla Comunità Europea.

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Trattamenti medici per la caduta dei capelli

Il trattamento medico è fondamentale per fermare e invertire la caduta dei capelli, soprattutto nelle fasi iniziali dell'alopecia androgenetica (il tipo più comune di caduta dei capelli). In questa condizione, i follicoli piliferi si miniaturizzano  progressivamente nel tempo a causa dell'influenza del diidrotestosterone (DHT). 

Le opzioni di trattamento efficaci per la caduta dei capelli includono:

 

Finasteride per la caduta dei capelli: un farmaco orale che inibisce la conversione del testosterone in DHT. È efficace nell'arrestare la caduta dei capelli e può persino promuovere una ricrescita parziale.  

 

Minoxidil per la caduta dei capelli: una soluzione topica disponibile in varie concentrazioni, applicata direttamente sul cuoio capelluto. Minoxidil stimola la crescita dei capelli e dovrebbe essere usato costantemente per ottenere risultati ottimali per la caduta dei capelli. Risultati visibili per la caduta dei capelli possono richiedere da sei mesi a un anno di uso costante.



Dutasteride per la caduta dei capelli: un inibitore della 5-alfa-reduttasi più potente della finasteride, il che lo rende un'opzione di trattamento convincente. È considerato un trattamento off-label per l'alopecia androgenetica.



Altri farmaci per la caduta dei capelli: diversi altri farmaci sono usati per trattare la caduta dei capelli, come i contraccettivi orali e lo spironolattone.

 

Trapianto di capelli per la caduta dei capelli

Le procedure di trapianto di capelli sono interventi chirurgici che comportano lo spostamento dei follicoli piliferi da una parte del cuoio capelluto ad aree che presentano diradamento o recessione dei capelli. Questa soluzione chirurgica offre una notevole opportunità di ricrescita e un'attaccatura dei capelli dall'aspetto naturale. 

 

Trattamento laser per la perdita dei capelli

 

I trattamenti laser mirano a stimolare i follicoli piliferi tramite terapia laser a bassa intensità. Questi dispositivi non invasivi, che possono essere utilizzati a casa, rivitalizzano la circolazione e incoraggiano la crescita dei capelli senza causare dolore o effetti collaterali.

Vantaggi del trattamento laser per la caduta dei capelli

Non invasivo e indolore

Nessun effetto collaterale

Maggiore resistenza dei capelli.

 

Opzioni di trattamento per la perdita dei capelli

La perdita dei capelli può avere un impatto importante sull'autostima e sulla qualità della vita. Comprendere le cause e abbracciare le opzioni di trattamento adatte è il primo passo per riacquistare sicurezza e ottenere l'aspetto desiderato. 

 

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Trattamenti per uomini

La causa principale della perdita di capelli negli uomini è l'alopecia androgenetica, nota anche come calvizie maschile. È una condizione molto comune negli uomini che può essere causata da fattori genetici o ormonali. La perdita di capelli negli uomini provoca un graduale assottigliamento e un'arretramento dell'attaccatura dei capelli. Può essere trasmessa dal lato materno o paterno della famiglia. Mentre il trattamento può rallentare la perdita di capelli, i risultati possono variare in base a fattori come la genetica, il metodo di trattamento, lo stadio della perdita di capelli, ecc.

 

 

Negli uomini, la causa più diffusa di perdita di capelli è l'alopecia androgenetica ereditaria, spesso definita "perdita di capelli maschile". Questa predisposizione genetica, influenzata dal diidrotestosterone (DHT), può essere ereditata sia dal lato materno che paterno. Il DHT innesca un processo infiammatorio che, se combinato con l'accorciamento della fase anagen, porta all'assottigliamento e all'indebolimento dei capelli. Nel tempo, questo processo culmina nella caduta dei capelli, che spesso inizia durante la pubertà. Come trattare la perdita di capelli negli uomini?

Diagnosticare la perdita di capelli negli uomini è relativamente semplice, grazie al tricoscopio. Gli esami tricoscopici offrono informazioni precise sulla presenza di miniaturizzazione dei capelli. Tuttavia, alcuni casi di perdita di capelli negli uomini possono essere attribuiti a malattie sottostanti o all'uso di farmaci, che richiedono test diagnostici completi per individuare la causa primaria. 

 

Trattamenti per la perdita di capelli negli uomini

Sono disponibili vari metodi di trattamento per gestire la perdita di capelli negli uomini, tra cui:

 

Minoxidil per la perdita di capelli negli uomini: soluzioni topiche galeniche associate ad altri principi attivi, applicate sul cuoio capelluto due volte al giorno, possono rallentare la caduta dei capelli.

 

Finasteride per la perdita di capelli negli uomini: Propecia, un farmaco orale assunto quotidianamente, è efficace nel prevenire la perdita di capelli di tipo maschile.

 

Terapia laser a basso livello per la perdita di capelli negli uomini: questo trattamento non invasivo stimola la crescita dei capelli migliorando la circolazione sanguigna attorno ai follicoli piliferi, spesso utilizzando dispositivi come pettini laser e caschi.

 

Opzioni di trapianto di capelli per la perdita di capelli negli uomini: il trapianto di capelli è una procedura chirurgica che prevede il trapianto di capelli permanenti dalla parte posteriore della testa alle aree interessate dalla perdita di capelli, contrastando efficacemente gli effetti del DHT.




Quali sono le cause della caduta dei capelli negli uomini?

Una percentuale significativa di uomini incontra la caduta dei capelli ad un certo punto della propria vita. Sorprendentemente, la ricerca suggerisce che 4 uomini su 7 sono portatori del gene della calvizie. La calvizie può manifestarsi a diverse età, con molti uomini che la sperimentano intorno ai 35 anni. Tuttavia, i casi di perdita precoce dei capelli, anche a vent'anni, stanno diventando sempre più frequenti. Man mano che il trapianto di capelli guadagna popolarità, gli uomini cercano soluzioni efficaci per prevenire la perdita dei capelli. 

 

Cause comuni di perdita di capelli negli uomini

 

La causa principale della perdita di capelli negli uomini è l’ alopecia androgenetica la quale ha un pattern  di diradamento dei capelli negli uomini che provoca l'arretramento dell'attaccatura dei capelli e un diradamento della corona, formando infine un modello a ferro di cavallo nella parte posteriore e ai lati della testa. Questa condizione è causata principalmente dall'ormone diidrotestosterone (DHT), che influisce anche sulla salute della prostata.

 

Il DHT agisce sui follicoli piliferi geneticamente vulnerabili, causandone l'accorciamento, la miniaturizzazione e infine la scomparsa. I capelli diventano progressivamente più sottili in aree specifiche fino a cessare completamente di crescere. In particolare, i capelli nella parte posteriore della testa sono meno sensibili al DHT e sono considerati capelli permanenti.

 

Durante il trapianto di capelli, questi follicoli piliferi permanenti vengono trapiantati nelle aree colpite dall'alopecia, poiché mantengono la loro resistenza al DHT. Per invertire il processo di miniaturizzazione possono essere somministrati farmaci come (Minoxidil e Finasteride).

 

 Effetto dello stress fisico ed emotivo sulla caduta dei capelli negli uomini

Lo stress fisico sui capelli, come acconciature strettamente intrecciate o con la coda di cavallo, contribuisce alla caduta dei capelli negli uomini. Uno styling eccessivo, utilizzando calore elevato o sostanze chimiche aggressive, indebolisce i capelli, rendendoli suscettibili alla rottura. Alcune persone si impegnano inconsapevolmente nell'abitudine di strapparsi i capelli, chiamata tricotillomania, che provoca un'eccessiva caduta dei capelli.

 

La chemioterapia, un trattamento che prende di mira le cellule in rapida divisione, influisce sulla fase di crescita dei capelli, portando alla caduta dei capelli. La radioterapia al cuoio capelluto può indurre traumi, causando la caduta dei capelli. Esperienze stressanti come incidenti, gravi malattie, interventi chirurgici e avvelenamenti possono innescare una temporanea caduta dei capelli nota come telogen effluvium, caratterizzata da un'ampia caduta e diradamento dei capelli. Anche periodi emotivamente stressanti, come la perdita di una persona cara o sconvolgimenti nelle relazioni, possono contribuire alla caduta dei capelli.

 

 Effetti dei farmaci sulla perdita di capelli negli uomini

Alcuni farmaci che interrompono l'equilibrio ormonale naturale possono causare una perdita di capelli permanente o temporanea. Esempi di tali farmaci includono steroidi anabolizzanti e farmaci prescritti per condizioni come ipertensione, acne, diabete, prevenzione dei coaguli di sangue, depressione, malattie cardiache, colesterolo alto e infezioni fungine.

 

Perdita di capelli stagionale negli uomini

La perdita di capelli stagionale è un evento naturale che corrisponde ai cambiamenti climatici, poiché la pelle si adatta a nuove condizioni ambientali. Ad esempio l’esposizione prolungata ai raggi solari, durante l’estate causa un fenomeno chiamato “telogen effluvium attinico “. Questo si verifica quando i follicoli piliferi , danneggiati dai RAGGI UV , entrano in una fase di riposo prolungata. Questo è il motivo per cui si verificano quelle cadute abbondanti dopo l’estate che però sono reversibili.

 

Effetti delle malattie del sistema immunitario e dell'ipotiroidismo sulla perdita di capelli negli uomini

 

L'ipotiroidismo, una condizione caratterizzata dalla sottoproduzione di ormoni tiroidei dovuta ad anomalie congenite o alla rimozione della ghiandola tiroidea, può causare una perdita di capelli a chiazze nota come alopecia areata. Anche le malattie autoimmuni, in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani del corpo, possono portare alla perdita di capelli. Queste condizioni includono diabete e artrite. L'alopecia cicatriziale è la perdita di capelli causata dal sistema immunitario che attacca i follicoli piliferi, lasciando cicatrici permanenti. Una cattiva alimentazione influisce sulla caduta dei capelli negli uomini

I capelli sono costituiti principalmente da cheratina, una proteina. Una cattiva alimentazione, caratterizzata da carenze di nutrienti come proteine, ferro, vitamina B, zinco e biotina, può causare la caduta dei capelli negli uomini. Al contrario, anche un'eccessiva assunzione di vitamina A può portare alla caduta dei capelli negli uomini.

 

Le infezioni influiscono sulla caduta dei capelli negli uomini

 

Le comuni infezioni fungine del cuoio capelluto, come la tigna (tinea capitis), derivanti da scarsa igiene, possono indurre la caduta dei capelli e le cicatrici negli uomini. Altre infezioni che contribuiscono alla caduta dei capelli includono la sifilide secondaria, la cellulite dissecante e la follicolite. Negli individui con cuoio capelluto più grasso, un acaro microscopico noto come Demodex folliculorum può prosperare, nutrendosi di sebo e privando i capelli di nutrienti essenziali, causando infine l'assottigliamento dei capelli e la caduta dei capelli negli uomini.

 

Effetto di uno stile di vita malsano sulla caduta dei capelli negli uomini

Un sonno inadeguato, il fumo e un consumo eccessivo di alcol possono influire negativamente sulla crescita dei capelli e causare la caduta dei capelli negli uomini. Il monossido di carbonio presente nel fumo ostacola la circolazione dell'ossigeno nei follicoli piliferi, mentre il consumo eccessivo di alcol provoca disidratazione. 

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Trattamenti per donne

La perdita di capelli nelle donne può verificarsi a causa di vari fattori come stress, genetica, farmaci, cattiva alimentazione, acconciature strette, cambiamenti ormonali tra cui gravidanza, menopausa, PCOS o altre condizioni mediche. Nelle donne, la perdita di capelli di solito provoca un diradamento diffuso sulla sommità della testa piuttosto che stempiature o calvizie completa. La perdita di capelli nelle donne varia notevolmente da persona a persona. È necessario consultare un medico per determinare la causa e trovare il trattamento appropriato.

Quali sono le cause della perdita di capelli nelle donne?

A differenza della calvizie maschile, che in genere si manifesta come stempiatura o calvizie completa, la perdita di capelli nelle donne tende a provocare un diradamento diffuso sulla sommità della testa, mantenendo l’attaccatura intatta. La sottigliezza di questa condizione spesso significa che non è immediatamente evidente, ma ciò non ne diminuisce l'impatto. La gravità e la progressione della perdita di capelli possono variare significativamente da una donna all'altra.

Quando la perdita di capelli nelle donne diventa un problema, è essenziale cercare una consulenza medica. Identificare la causa principale è il primo passo per trovare il trattamento più adatto. 

Quali sono i fattori più comuni che contribuiscono alla caduta dei capelli nelle donne?

Quasi una donna su tre sperimenta un periodo di caduta e diradamento dei capelli nel corso della propria vita. Sfortunatamente, la caduta dei capelli nelle donne spesso passa inosservata inizialmente perché tende a manifestarsi come diradamento diffuso, rendendola meno evidente rispetto alle stempiature.

L'impatto psicologico della caduta dei capelli nelle donne non deve essere sottovalutato. Anche quando la caduta dei capelli è minima, può portare a profondi problemi di autostima. Molte donne ricorrono a nascondere i propri capelli per evitare di attirare l'attenzione sul problema. Nel tempo, la condizione può peggiorare, influenzata da fattori come i cambiamenti stagionali, la menopausa, le fluttuazioni ormonali post-gravidanza e vari fattori di stress ambientali. 

E’ importante approfondire le cause comuni della perdita di capelli nelle donne, con l'obiettivo di far luce sulla complessità di questo problema e sull'importanza di cercare una guida professionale per una diagnosi e un trattamento accurati.

Fattori genetici: le ragioni genetiche sono una delle principali cause della perdita di capelli nelle donne. Proprio come negli uomini, l'ormone diidrotestosterone (DHT) creato dall'enzima 5-alfa reduttasi svolge un ruolo chiave nella perdita di capelli genetica. Tuttavia, le sfumature della perdita di capelli femminile entrano in gioco a causa delle variazioni nei livelli dell'enzima 5-alfa reduttasi e della presenza dell'enzima aromatasi nelle donne.

Condizioni mediche: le donne sono più inclini alla perdita di capelli associata a condizioni mediche rispetto agli uomini. Distinguere la perdita di capelli genetica da quella causata da altri fattori può essere un compito arduo. Per determinare la causa primaria, i medici potrebbero dover eseguire una serie di test diagnostici, tricoscopici ed esami di video microscopia. 

Cause comuni di perdita di capelli non genetica nelle donne:

Disturbi ostetrici o ginecologici: condizioni correlate all'apparato riproduttivo possono contribuire alla perdita di capelli nelle donne.

Anemia: una carenza di globuli rossi può portare a un apporto inadeguato di ossigeno al cuoio capelluto, influenzando la salute dei capelli e, in ultima analisi, causando la perdita di capelli nelle donne.

Disturbi dell'ormone tiroideo: squilibri negli ormoni tiroidei possono interrompere il normale ciclo di crescita dei capelli e causare la perdita di capelli nelle donne.

Malattie del tessuto del collagene: malattie autoimmuni come il lupus possono avere un impatto sui follicoli piliferi e portare alla perdita di capelli nelle donne.

Diete distruttive: restrizioni dietetiche estreme possono causare carenze di nutrienti, influenzando la qualità dei capelli e causando la perdita di capelli nelle donne.

Carenze di zinco e vitamine: un apporto insufficiente di nutrienti essenziali come lo zinco e alcune vitamine può compromettere la salute dei capelli e causare la perdita di capelli nelle donne.

Stress e problemi emotivi: lo stress psicologico e i disturbi emotivi possono portare alla perdita di capelli, poiché interrompono il ciclo di crescita dei capelli, causando la perdita di capelli nelle donne. 

Cause dell'effluvio telogen: 

l'effluvio telogen, una condizione in cui i capelli entrano prematuramente nella fase di riposo del ciclo di crescita dei capelli, può essere innescato da vari fattori, tra cui: 

Malattie croniche: condizioni di salute a lungo termine possono interrompere il ciclo di crescita dei capelli.

Interventi chirurgici: importanti interventi chirurgici possono causare la caduta temporanea dei capelli.

Cambiamenti stagionali: i modelli di perdita dei capelli possono essere influenzati dalle variazioni stagionali.

Farmaci: alcuni farmaci, tra cui anticoagulanti, trattamenti per la gotta, antipertensivi, antiepilettici, farmaci per abbassare il colesterolo, antidepressivi, contraccettivi orali, farmaci per la tiroide e pillole dietetiche, possono contribuire all'effluvio telogen.

Carenze vitaminiche: un apporto inadeguato di vitamine specifiche può influenzare il ciclo di crescita dei capelli.

Cause della perdita di capelli in fase anagen: 

la perdita di capelli in fase anagen, che colpisce la fase di crescita attiva dei capelli, può essere innescata da trattamenti come:

Chemioterapici: la chemioterapia può causare la perdita di capelli a causa del suo impatto sulle cellule in rapida divisione, compresi i follicoli piliferi.

Radioterapia: anche la radioterapia può causare la perdita di capelli nell'area trattata. 

Cause di perdita parziale dei capelli nelle donne:

Perdita di capelli senza cicatrici:

Alopecia areata: questa condizione autoimmune può causare una perdita di capelli localizzata a forma di moneta e può essere associata ad altre malattie autoimmuni sistemiche.

Alopecia da trazione: l'uso prolungato e ripetuto di acconciature strette come code di cavallo e trecce può portare alla perdita permanente dei capelli.

Perdita di capelli con cicatrici:

Alopecia cicatriziale primaria: queste sono condizioni che colpiscono direttamente i follicoli piliferi e causano la perdita di capelli. Le condizioni in questa categoria includono lichen planus, lupus discoide, follicolite decalvante e alopecia fibrosante frontale.

Alopecia cicatriziale secondaria: questa forma è causata da incidenti o traumi, che portano a danni sia alla pelle che ai follicoli piliferi.

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Mesoterapia

La Mesoterapia tricologica è una tecnica non invasiva che consiste nell'iniettare piccole quantità di sostanze nutrienti, vitamine, minerali e farmaci direttamente nel cuoio capelluto. Il farmaco scelto dal medico specialista  viene iniettato in pochi minuti sulle aree colpite da diradamento tramite micro iniezioni direttamente nel cuoio capelluto.

La terapia non è dolorosa, viene effettuata con microago singolo , non ci sono arrossamenti e il paziente può ritornare immediatamente alle normali attività; dovrà solo evitare attività sportiva, sudorazione intensa e il lavaggio dei capelli per qualche ora dopo il trattamento per permettere al farmaco di assorbirsi al meglio. Come in tutti gli altri trattamenti tricologici l’obiettivo della terapia intradermica è migliorare, ripristinare e mantenere la densità dei capelli promuovendo l’anagen, ritardando il catagen in questo modo prevenendo e invertendo la miniaturizzazione dei capelli. 

Con il trattamento mesoterapico possiamo migliorare la vitalità cellulare ed effettuare un doppio stimolo; da una parte meccanico (passaggio dell’ago fino al derma medio-profondo) e dall’altra parte uno stimolo chimico (rilascio di una piccolissima quantità di sostanze bioattive nelle specifiche aree del cuoio capelluto). 

La combinazione di differenti trattamenti medici permette di ottenere il risultato desiderato. 

La mesoterapia intradermica permette nel modo più efficace di ottenere di stimolare la vitalità cellulare regolarizzando i processi di respirazione cellulare e di bloccare i radiali liberi; inoltre aiuta a ripristinare l’equilibrio e l’ambiente fisiologico sia del cuoio capelluto che dell’unità follicolare. 

L’acido ialuronico è un componente fondamentale della matrice extracellulare e grazie alle sue caratteristiche fisico-chimiche, idrofile e di segnalazione è coinvolto attivamente in moltissimi processi biologici (migliora il turnover tissutale, stimola la migrazione, la differenziazione, la proliferazione cellulare). Da una parte, è necessario per la biorivitalizzazione del cuoio capelluto (stimola i fibroblasti e la sintesi del collagene, dell’elastina e HA) e nello stesso tempo crea un micro e macroambiente favorevole per lo sviluppo dei follicoli piliferi migliori. Gli aminoacidi come arginina ,ornitina, citrulina, tirossina, sono i precursori delle proteine e necessari per la biosintesi di melanina.

La carenza degli aminoacidi, vitamine e minerali a livello cutaneo è spesso presente in caso di telogen effluvium. Spesso l’unico segno di carenza locale degli aminoacidi (lisina, leucina, cistina, istidina, biotina…) nella cute e nei tessuti sottostanti si presenta sotto forma della caduta dei capelli. In questi casi a volte è sufficiente la somministrazione intradermica di un farmaco a base di aminoacidi e vitamine per risolvere la sintomatologia con due-tre trattamenti. In alcuni casi basta somministrare i peptidi biomimetici specifici con vitamine e minerali a livello intradermico.

Per la salute del cuoio capelluto e per la crescita della fibra capillare in dosi fisiologiche sono indispensabili anche minerali come calcio, manganese, rame, potassio, zinco, selenio, iodio, ferro. Inoltre, per il metabolismo cellulare fisiologico servono anche fattori di crescita, coenzima, vitamine del gruppo B, glutatione. 

Per esempio nel caso dei capelli “stressati”( assottigliamento della fibra capillare, perdita della lucentezza e del volume) possiamo con 2- 4 trattamenti mesoterapici diminuire la caduta dei capelli, migliorare la compattezza, lo spessore e la luminosità.

Nel caso di capelli sfibrati, deboli, privi di vita possiamo “nutrire” il cuoio capelluto con l’acido ialuronico, polinucleotidi, aminoacidi (come biotina, cistina, lisina, metionina) vit C, zinco, rame, selenio.

In caso di diradamento dei capelli possiamo utilizzare polinucleotidi da soli o in combinazione con acido ialuronico somministrati per via intradermica. I polinucleotidi stimolano i processi di rigenerazione tissutale, riducono lo stress ossidativo, stimolano la vascolarizzazione della cute e dei tessuti sottostanti compresa la papilla dermica. I polinucleotidi attivano il recettore adenosina A (recettori A2 purinergici) esercitando una doppia azione mediante l’attivazione del metabolismo cellulare sia del cuoio capelluto che del follicolo pilifero. La somministrazione per via intradermica dei Polinucleotidi non solo protegge il DNA dai danni di fotoaging ed in particolar modo dai raggi UV, ma anche aiuta la formazione del DNA stesso, ripristinando la fisiologica proliferazione cellulare e la regolazione della crescita.

In caso di capelli crespi o troppo grassi l’iniezione della tossina botulinica tipo A nel cuoio capelluto rafforza i capelli, diminuisce l’attività delle ghiandole eccrine e sudoripare, riduce la contrattilità del muscolo pilifero, migliorando la circolazione sanguigna locale e come conseguenza anche l’ossigenazione del follicolo pilifero. 

La tossina botulinica può essere utilizzata in caso di alopecia androgenetica maschile, femminile e anche in presenza di ipersudorazione del cuoio capelluto. Anche basse dosi di dutasteride permettono di aiutare in modo efficace le persone e di ridurre i tempi di guarigione della caduta dei capelli sia in caso di telofen effluvium, che in caso di alopecia androgenetiche femminile e maschile.

Le due molecole più prescritte al mondo per il trattamento dell’alopecia androgenetica sono il minoxidil e la finasteride. Questi due farmaci richiedono una assunzione nel lungo periodo (anni) per continuare ad essere efficaci, e alcuni pazienti rifiutano di proseguire una terapia farmacologica per anni per il trattamento di una “condizione estetica” come la calvizie. Questo accade per scarsa voglia di seguire a lungo termine la terapia o per timore di sviluppare effetti collaterali.
Nei pazienti che non possono o non vogliono assumere la finasteride per bocca, una valida alternativa è rappresentata dall’utilizzo della mesoterapia con dutasteride. 

Cos’è la dutasteride

La dutasteride è una molecola simile alla finasteride  ma più potente, in quanto in grado di bloccare entrambe le isoforme di 5 alfa reduttasi, sia la tipo I che la tipo II. Inoltre la sua emivita, ossia il tempo che occorre perché la sua 

concentrazione nel sangue si riduca alla metà del valore iniziale, è molto più lunga rispetto a quella della finasteride (4 settimane vs 6-8 ore).
In Italia la dutasteride è approvata unicamente per il trattamento della ipertrofia prostatica benigna, tuttavia viene da anni utilizzata off-label (fuori indicazione del foglietto illustrativo) per il trattamento della alopecia androgenetica, in quanto in grado di ridurre significativamente la produzione di DHT, la molecola responsabile dell’assottigliamento dei capelli.
La mesoterapia con dutasteride è molto utilizzata all’estero, specialmente in Spagna, Portogallo e Turchia, per il trattamento della calvizie, ma si sta imponendo negli ultimi anni anche in Italia.

 

Come si svolge una seduta di mesoterapia con dutasteride

Previa applicazione di ghiaccio o anestetico topico, al paziente vengono eseguite delle piccole punturine su tutte le aree diradate del cuoio capelluto. Vengono usati aghi piccolissimi, pertanto il dolore è minimo e non vi è sanguinamento. Una seduta dura circa 20-30 minuti.

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Carbossiterapia

Gli studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia della Carbossiterapia (circa 80%) in caso di diradamento dei capelli e dell’alopecia in fase iniziale. La Carbossiterapia è un trattamento medico durante il quale viene somministrato gas CO2 nel cuoio capelluto per migliorare la circolazione sanguigna, l’ossigenazione e la nutrizione della cute. Inoltre, la carbossiterapia stimola diversi fattori di crescita, in particolare i fattori vascolari di crescita endoteliale (VEGF) responsabili della formazione dei nuovi capillari e della regolarizzazione dei meccanismi di stimolazione della crescita dei capelli.

Il possibile dolore  durante il trattamento è sopportabile; di solito l’intensità del dolore dipende dal grado dell’infiammazione e dall’emotività del paziente; inoltre dipende dalla manualità del medico, dalla scelta della sede di iniezione, dalla quantità, dalla profondità e dal tipo di farmaco da somministrare.

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Tricopat

il Tricopat®  è una innovativa tecnica semi-invasiva che ha nel suo potenziale numerose azioni con attività rigenerativa che possono essere utilizzate singolarmente o in sinergia tra loro. E’ un progetto  e brevetto tutto italiano capace di migliorare la salute dei nostri capelli e risolvere i relativi problemi di diradamento e caduta persistente. 

Il dispositivo si basa su delle microincisioni controllate del cuoio capelluto mediante skin patting , stimolazione ad onde pressorie   ( stimolo meccanico ) e fotobiostimolazione e ionoforesi (stimolo luminoso ed elettrico), entrambi i meccanismi permettono di far penetrare a livello dermico un gel a base di fattori di crescita biomimetici.

Lo strumento mediante  un’onda pressoria e meccanica produce una sequenza di micro ferite  (skin patting ) che stimolano il processo di riparazione dermica  e la differenziazione delle cellule staminali nel bulbo pilifero, un aumento della micro circolazione con moltiplicazione di fibroblasti ed aumento della produzione di elastina e collagene, stimolando la tricogenesi.

La  ionoforesi sfrutta  una corrente continua prodotta da un’apposita strumentazione, l’elettrostimolazione crea un’apertura dei canali acquosi  , con conseguente penetrazione dei principi attivi . Alla fine del trattamento la cute è irradiata da una luce rossa tipo LED che ha l’effetto di stimolare i fibroblasti e l’aumento del collagene.

Il dispositivo è composto principalmente da un corpo base dotato di un innovativo software e di una tastiera digitale, a cui è collegato un manipolo, su cui è possibile posizionare e inter-cambiare due differenti testine:

  • Testina skin patting, autoclavabile e personale per ogni paziente, con 5 protuberanze a doppio cono in acciaio chirurgico che effettua stimolazione meccanica della zona interessata mediante onde pressorie e micro-dermoincisioni controllate.
  • Coppa tricologica, un secondo brevetto che invece sfrutta e fonde tra loro le vantaggiose proprietà della stimolazione luminosa ed elettrica, attraverso l’impiego di ionoforesi, elettrostimolazione e luce led.
  • Fattori di crescita: il kit comprende un siero gel di fattori di crescita sintetici, da distribuire semplicemente sull’area di lavoro prima di iniziare il trattamento.

Il protocollo prevede 4 sedute di circa 20 minuti ciascuna, a distanza di 3-4  settimane l’una dall’altra.

La prima parte del trattamento, della durata di circa 10 minuti, viene dedicata alla stimolazione meccanica dello skin patting sul cuoio capelluto che favorisce:

  • la vascolarizzazione
  • l’ossigenazione dei tessuti
  • il metabolismo cellulare, in particolar modo dei Fibroblasti
  • la produzione di collagene ed elastina 

Successivamente, la seconda fase, di durata identica alla precedente, ma caratterizzata dall’utilizzo di una diversa testina (coppa tricologica), si concentra, invece, sulle potenzialità della luce led (sia rossa che blu) e della corrente ionoforetica per favorire:

  • un’azione antinfiammatoria sul substrato trattato
  • la veicolazione dei principi attivi a livello dermico ( fattori di crescita ) fondamentali per la riattivazione e la rigenerazione delle strutture pilifere appartenenti al cuoio capelluto.

Non comporta alcun effetto collaterale e risulta praticamente indolore, anzi sembra addirittura lenire il fastidio persistente nei casi di Tricodinia.

Può essere utilizzato come percorso terapeutico indipendente, associato alla terapia medica oppure in combinazione con altri trattamenti come ad esempio il PRP (Plasma Ricco di Piastrine), SVF (Stromal Vascular Fraction, cellule staminali mesenchimali). Utili anche prima e dopo un intervento di trapianto di capelli per migliorare la qualità dei capelli indigeni e del cuoio capelluto che deve accogliere i nuovi impianti. Dopo solo due mesi di trattamento , la maggior parte dei pazienti è soddisfatta dei risultati ottenuti ,si nota sia il miglioramento della qualità del capello , combattendo la miniaturizzazione e in alcuni casi si stimolano anche nuove ricrescite da parte di follicoli che erano quiescenti.